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Non molleremo! Dopo che è stata respinta la mozione sui tagli ai progetti per le persone con disabilità....

Anche i Comuni sardi protestano: a decine vengono approvati all'unanimità nei Consigli Comunali gli Ordini del giorno di protesta contro i tagli, come ad esempio a Cagliari e Selargius (governati dal centrodestra). Una battaglia che non ha colore, anzi che ha tutti i colori.

- Da "La Nuova": Assistenza ai disabili "no agli aumenti"
- Intervento Marco Espa sulla Mozione n. 33 (Espa e più) sui tagli, con statistiche
- Articolo su l'Unione Sarda
- Video e testo dell'intervento di Marco Espa
- Articolo su "Il giornale di Sardegna"

Espa e Bruno (PD): “Non molleremo, perseveriamo nella battaglia perché siano integrati i 1.000 euro per i progetti personalizzati della 162. Non smetteremo di sottolinearlo instacabilmente ad ogni riunione consiliare. Già pronto l'emendamento per il reintegro dei fondi da utilizzare alla prima legge disponibile.“

Sono queste le dichiarazioni di Marco Espa, relatore e primo firmatario della mozione del centrosinistra sui tagli ai progetti della 162 e di Mario Bruno, capogruppo del PD.

E’ stata bocciata per soli 4 voti la mozione contro i tagli di 1.000 euro ai piani personalizzati della legge 162. Noi perseveriamo nella battaglia – annunciano Bruno ed Espa – ovvero reintegrare i 1.000 euro per ogni famiglia e per ogni persona con disabilità, perché è un diritto. Sarebbe vergognoso: che si tagli su quello che si vuole ma non sui diritti essenziali dei cittadini sardi più vulnerabili.

Solo per fare un esempio: i sono all'interno dei 28 mila progetti approvati e tagliati, 337 bambini con disabilità gravissima al di sotto dei 6 anni ai quali abbiamo tolto i 1.000 euro; 207 gravissimi dai 7 ai 10 anni; 202 da 11 a 14 anni; 199 da 15 a 18 anni; insomma circa 1.000 bambine e bambini sardi con disabilità grave che hanno subito il taglio di 1.000 euro ai loro progetti personalizzati, e si parla solo dei più gravi, quelli nella fascia alta della graduatoria , ai quali non stiamo dando una risposta.

La legge fa risparmiare, è stato dimostrato ieri in aula; pensiamo solo per fare un esempio agli anziani: se dei 17.000 anziani che attualmente usufruiscono della legge 162, 1.700 dei più gravi, domani, visti i tagli, decidessero di essere portati in istituto, costerebbero ala Regione almeno 29 milioni di euro in più; se fossero 3.000 (solo il 17%) 50 milioni di euro. E non contiamo le spese a carico dei comuni. Spenderemmo nel socio sanitario dai 50 ai 70 milioni di euro in più.

Intervenire con il reintegro dei 28 milioni di euro significa investire meglio i fondi regionali e fare prevenzione rispetto al rischio reale di istituzionalizzazione, con costi da 4 a 10 volte maggiori per le casse regionali.
E' scritto nella nostra mozione e l'abbiamo fortemente sostenuto ieri in aula: vogliamo controlli. Quindi si chiede che i controlli siano attivati subito, ma contemporaneamente si intervenga sull’emergenza e si ripristino le risorse sottratte alle famiglie e alle persone con disabilità.

Quella di ieri più che un atto di irresponsabilità è stata un’occasione persa per la maggioranza, su un argomento caro a tutti, dopo un dibattito in aula molto serio partecipato e importante: non hanno avuto il coraggio di dare un chiaro indirizzo alla Giunta.

Per quanto ci riguarda ci mobiliteremo e non si smetterà di sottolineare instacabilmente in ogni seduta del Consiglio Regionale questo vulnus che va rimediato, subito.

Se realmente la persona è al centro, come sostiene la maggioranza, se fosse vero,allora passino ai fatti, questa è l'occasione. Cosi si sostiene la famiglia, cosi si sostiene il valore della vita, non votando contro.

[03 febbraio 2010]

di Redazione

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