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La Nuova Sardegna

La Regione difenda il diritto allo studio
Il Pd chiede che vengano stanziati i cinque milioni per gli alunni con disabilità

In città e nell’hinterland, questa situazione diventa sempre più penalizzante. Un modo per ovviare a questa situazione può essere quello di puntare sul supporto degli enti locali che, tramite i finanziamenti regionali, diventano responsabili del processo di integrazione scolastica degli alunni più deboli. Da qui la richiesta di sbloccare gli stanziamenti appositi, contenuta in una interrogazione regionale del Pd (Marco Espa primo firmatario).

I tagli economici alla scuola e il ridimensionamento della rete scolastica stanno penalizzando tutti i settori, ma in particolare quelli più deboli. I disabili infatti si trovano con meno ore di soste- gno e crescenti difficoltà nei trasporti.

Il quadro da cui si parte vede Cagliari e molti altri enti locali «non in grado di garantire un servizio di trasporto e di assistenza specialistica adeguato alle richieste e alle esigenze di tutti gli alunni iscritti nelle scuole (...) in quanto lamentano una mancanza di fondi regionali». Nello stesso tempo la finanziaria regionale del 2009
aveva autorizzato uno stanziamento di cinque milioni per un programma di intervento «contro la dispersione scolastica, per favorire il diritto allo studio degli studenti disabili». Da qui l’interrogazione per «garantire tempesti- vamente l’emanazione della delibera di Giunta che riparti- sce i finanziamenti (...) affi- chè tali fondi siano utilizzati dagli enti preposti». Il tutto al fine del diritto allo studio degli alunni con disabilità: per mettere che godano di alcuni servizi essenziali.

26 settembre 2010


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