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L'Unione Sarda

Scontro sui tagli ai disabili: mille euro in meno per ogni assistito, centrosinistra e Cisl all’attacco

Espa (Pd): servono altri 28 milioni L’assessore Liori: i fondi sono già aumentati

Il taglio ai contributi per l’assistenza domiciliare ai disabili gravi si può evitare: è il messaggio lanciato da tutta l’opposizione in Consiglio regionale, con una mozione urgente e un emendamento al collegato alla Finanziaria, che a breve sarà in aula. Le iniziative sono state annunciate in una conferenza stampa alla presenza di tutti i leader del centrosinistra. Il problema nasce dalla crescita delle domande per i piani personalizzati di sostegno ai disabili, finanziati dalla legge 162 del ’98. Già nella Finanziaria, ha ricordato il vicepresidente della commissione Sanità Marco Espa (Pd), l’opposizione aveva chiesto, invano, di integrare i fondi: con le risorse disponibili saranno accolte tutte le 28mila domande, ma con un taglio di mille euro per ogni assistito.
L’emendamento stanzia perciò 28 milioni di euro in più. La mozione, se approvata, impegnerà la Giunta a garantire lo stanziamento, a verificare l’applicazione della legge 162 per «colpire eventuali abusi», e a studiare la possibilità di rendere i progetti biennali anziché annuali, per dare più certezze alle famiglie. «Le risorse aggiuntive ci sono», ha assicurato Espa (primo firmatario sia della mozione che dell’emendamento), facendo riferimento al "tesoretto" messo da parte dalla Giunta: "E poi i piani personalizzati sono un investimento per il sistema assistenziale". Per il capogruppo Pd Mario Bruno "tagliare sui disabili è una vergogna". Sulla stessa linea il leader dell’Idv Federico Palomba, Massimo Zedda di Sinistra, ecologia e libertà, e Claudio Giorgi e Radhouan Ben Amara del Pdci.
Anche la Cisl, in una nota firmata da Oriana Putzolu e Piero Agus, si schiera contro il "machete regionale" che "taglia indiscriminatamente tutti i progetti senza guardare il reddito del richiedente". Togliere 1.000 euro a ogni piano "significa ridimensionarli tutti drasticamente, si rischia che non raggiungano gli obiettivi».
L’assessore alla Sanità Antonello Liori replica definendo «comprensibili» le proteste, ma chiedendo a tutti di considerare la necessità di riequilibrare la spesa «e la notevole crescita dei piani, dai 5.246 del 2004 ai 28.351 per il 2010». Saranno comunque erogati 105 milioni, contro i 96 del 2009, «e nessuno resterà tagliato fuori. Peraltro, se dovessimo riuscire a reperire ulteriori fondi, nel corso dell’anno si potrebbero reintegrare i 1.000 euro».

15 gennaio 2010


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