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La Nuova Sardegna

Interventi urgenti per le zone alluvionate
Ancora paura a Capoterra, il consigliere regionale Espa: «Subito il risanamento»

Cagliari. «Siamo in emergenza. C’è bisogno di un urgente impegno unitario del consiglio regionale per stanziare le risorse in finanziaria (almeno 30 milioni di euro) per iniziare a risanare lo stato di degrado delle popolazioni, colpite anche ieri». E’ l’appello del consigliere regionale del Pd Marco Espa, che chiede l’intervento del presidente della Regione Ugo Cappellacci, in seguito all’allarme alluvione che si è verificato anche ieri a Capoterra e nei centri vicini. «Non è possibile che una pioggia pur abbondante ma assolutamente distribuita nel tempo metta nell’angoscia e nella paura migliaia di persone che siamo già stati colpiti duramente in seguito all’alluvione del 22 ottobre scorso che ha devastato i nostri territori», sottolinea l’esponente del centrosinistra.

Marco Espa, colpito personalmente dall’alluvione a Frutti d’oro, consigliere regionale del Pd e primo firmatario del recentissimo disegno di legge dal titolo «Interventi strutturali per la messa in sicurezza dell’area interessata agli eventi alluvionali nel comune di Capoterra» che prevede risorse in favore dei territori colpiti per 40 milioni di euro, chiede - si legge in una nota - che il Consiglio regionale con un impegno unitario bipartisan accolga gli emendamenti che sta presentando alla finanziaria regionale 2009, per un importo di 30 milioni di euro (in questo momento la finanziaria prevede zero euro), per portare in tempi brevissimi le risorse necessarie per riprestinare una vita il più normale possibile per le popolazioni duramente colpite.

«Le persone, dopo un inizio promettente con i rimborsi effettuati a tempo di record», afferma Espa, «cominciano a sentire la politica e le istituzioni lontane, ci si sente sempre di più abbandonati. Ci vuole un serio intervento dell’unica persona che può agire con tempestività scavalcando lacci e lacciuoli burocratici, ovvero il Commissario straordinario per l’alluvione, il presidente della Regione Ugo Cappellacci, che invitiamo a visitare personalmente i luoghi del degrado, per risanare e riinfrastrutturare i territori delle frazioni colpite come Rio san Girolamo, Poggio dei Pini e Frutti d’oro per evitare che domani ritornino gli allagamenti devastanti per chi ha appena ristrutturato la propria casa, come è successo ieri. E procedere con i rimborsi ai privati per i danni alle loro abitazioni».

Espa sottolinea l’urgenza del problema delle fogne che non funzionano. «Dobbiamo scongiurare i rischi legati ai primi caldi che si avvicinano - osserva - per la precaria situazione degli scarichi a mare: il rio San Girolamo rimane una fogna a cielo aperto che con l’avvicinarsi del caldo può rivelarsi un vero pericolo per la salute pubblica. I primi lavori sono in corso ma c’è bisogno di ulteriori risorse perchè i lavori di risitemazione delle fogne vengano effettuati giorno e notte, per accorciare i tempi. Poi la messa in sicurezza del Rio San Girolamo.

L’autunno 2009 viene aspettato con angoscia da tutta la popolazione della mia comunità. Sono coinvolte migliaia di persone che temono, in mancanza di grandi opere, il ripetersi delle inondazioni. I lavori devono iniziare subito».

«Capiamo e siamo fortemente e totalmente solidali con l’emergenza Abruzzo, ma lo Stato, - afferma Espa - il Governo nazionale ci ha dimenticato, ha dimenticato la Sardegna. Il presidente della Sardegna pretenda dal governo nazionale nuove risorse, voglio ricordare che ad oggi, davanti a stanziamenti regionali per 50 milioni di euro, il Governo ha concesso l’elemosina di soli 6 milioni di euro».

14 aprile 2009


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