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L'Unione Sarda

Muro della Capitaneria, anche Espa contrario
Porto. Il consigliere regionale invia un'interrogazione urgente a Cappellacci

Il Pd si mobilita contro l'edificazione del muro nella Capitaneria nel porto storico di Cagliari, tra piazza Darsena e il molo Ichnusa. Dopo l'interrogazione presentata sabato dal deputato Paolo Fadda al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, anche il consigliere Marco Espa chiede con una interrogazione urgente al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, «se non ritenga opportuno intraprendere con il coinvolgimento del Consiglio regionale una forte vertenza per bloccare immediatamente i lavori».

Espa mette in dubbio l'utilità dell'opera su cui «si nutrono grandi dubbi», perché «non farebbe altro che rovinare lo skyline fronte porto, che in questi ultimi decenni è stato rivisitato e rimodulato partendo proprio dall'abbattimento dei muri che impedivano il libero accesso e la fruibilità di un area così strategica per lo sviluppo turistico ambientale di Cagliari».

Il consigliere comunale e regionale dei Democratici ricorda anche che il prezzo pagato dalla città e dall'Isola alle servitù militari è sempre stato alto: «Sono oltre 35 mila gli ettari di territorio sardo sotto vincolo di servitù militare e il gravame per la Sardegna risulta significativamente superiore alla media nazionale» e che la Regione, d'intesa con il ministero della Difesa, «ha auspicato una rapida accelerazione di ogni cessione riguardante servitù relative a enti o aree non più di interesse della Difesa».

Per queste ragioni Espa chiede a Cappellacci «se sia a conoscenza che i soggetti che hanno disposto la realizzazione dell'opera siano autorità militari», e di coinvolgere anche il Consiglio regionale «in una forte vertenza per bloccare immediatamente i lavori». Inoltre, il consigliere del Pd chiede che si apra un dialogo «con le autorità militari finalizzato a delocalizzare le strutture insistenti sul bacino di via Roma, restituendo così alla città uno spazio vitale per il proprio sviluppo turistico ambientale».

14 febbraio 2011


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