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IL VIDEO - L. 162: Ecco come verranno tagliati i progetti personalizzati se non si cambia la delibera

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Un breve video "tecnico", tratto dalla conferenza stampa in Consiglio Regionale dello scorso 29 ottobre, Marco Espa, Vicepresidente della Commissione Sanità e Politiche sociali, spiega come le nuove regole approvate dalla Giunta Regionale danneggeranno e ridurranno il budget per migliaia di singoli progetti di persone con disabilità grave, "senza che ci siano stati in questo anno miracoli tali che abbiano ridotto l'handicap per i disabili sardi"

E' scoppiata subito la polemica: l'assessore Liori, non raccogliendo l'appello di Marco Espa, Mario Bruno, capogruppo del PD, di Pierluigi Caria, Valerio Meloni e Giannetto Mariani, tutti membri della commissione Sanità, a rivedere le regole in maniera bipartisan, senza polemiche partitiche, replica dal sito istituzionale della Regione affermando tra l'altro che "« ...è deprecabile l'utilizzo delle categorie più deboli per realizzare una strumentale campagna di propaganda politica..." leggi qui.

Laconico, Marco Espa commenta: "Non intendiamo replicare, i fatti si commentano da soli, noi non faremo nessuna polemica di parte, dispiace comunque sentire le parole dell'on. Liori: proprio a me e al collega Bruno, per la nostra orgogliosa storia familiare e quindi personale, non può certo dire che utilizziamo strumentalmente le categorie più deboli...facendone parte, come ricorda a genitori e fratelli l'Organizzazione Mondiale della Sanità! Piuttosto non ritiene con noi che sia molto deprecabile non disporre dei 116 milioni di euro come l'anno scorso? O dovevamo stare zitti e far finta di nulla? Non succederà mai, saremo determinati sino in fondo, costruttivamente come sempre ma senza fermarci. La delibera va cambiata, i 25 milioni di euro vanno integrati, non si può diminuire comunque la qualità della vita di persone in situazione estrema e che nulla hanno fatto per ricevere da un'anno all'altro un taglio dalle Istituzioni."

Il Video dove si spiega come incideranno i tagli - conferenza stampa



Altri video

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Quando avevamo già denunciato in Aula Consiliare il 4 agosto 2010 il futuro possibile taglio di almeno 20 milioni di euro

No ai tagli alla L 162 - Interviste a Marco Espa- Vedi il video
- No ai tagli alla legge 162 in Sardegna - Da Sardegna 1 TV - Vedi il video

Testo del documento presentato in conferenza stampa in Consiglio Regionale

Di Marco Espa, Mario Bruno, Pierluigi Caria, Valerio Meloni consiglieri regionali del PD

Negli ultimi 10 anni in Sardegna il sostegno delle Istituzioni alle persone con disabilità e alle loro famiglie è stato eccellente grazie alla L. 162 - progetti personalizzati.

Il modello Sardegna ha rappresentato nel quadro nazionale del settore (e non solo) un esempio da seguire per tutte le Regioni, per aver reso possibile la coprogettazione degli interventi da parte dei diretti interessati e delle loro famiglie e la scelta degli operatori professionali.

Le Giunte succedutesi in questi anni, di qualsiasi colore politico, hanno sempre garantito la copertura finanziaria adeguata per i progetti personalizzati che venivano presentati. Il numero dei progetti e le risorse finanziarie sono cresciuti di anno in anno fino ad arrivare, nel 2009 a 28.351 progetti personalizzati finanziati con 116 milioni di euro.

Oggi, nel 2010, l'assessore Liori ha deciso di fissare criteri che facciano rientrare la spesa a 91 milioni di euro e questo prima ancora di sapere quanti saranno i progetti presentati. Questo è un vero e proprio taglio di spesa a scapito dei più deboli. Se possiamo dire responsabilmente che la spesa non può essere infinita (la 162 riduce comunque la spesa sanitaria), non ci capacitiamo sul perchè di dover deliberare nuovi criteri che di fatto forzatamente creano la riduzione dei servizi alla persona, proprio per i cittadini sardi in situazione più estrema.

Noi prevediamo che il 15 dicembre, quando scadrà il termine di presentazione delle domande, migliaia di persone con disabilità e le loro famiglie vedranno drasticamente tagliati i propri contributi. E questo senza che l'assessore Liori abbia spiegato quali siano le motivazioni per un taglio di spesa di 25 milioni di euro.Fatto ancora più rilevante, il sistema dei tagli colpirà le persone con grave disabilità. Il che significa, ad esempio, che in una scala di valori da zero a 100, dove 100 è il punteggio per le situazioni più gravi, la Giunta decide di penalizzare con un taglio di ben 1500 euro le persone in indubbia situazione di alta gravità che hanno un punteggio tra 80 e 89. Perché, ci chiediamo? Inoltre riteniamo, grazie ad un nostro studio di proiezione statistica basato sui dati reali del 2009, ai quali abbiamo applicato i nuovi criteri di quest'anno, che più di 24 mila persone con disabilità grave subiranno un taglio finanziario al loro progetto: valutiamo infatti che ci saranno anche riduzioni fino al 93 % del budget dell'anno scorso per ciascun piano e fino ad un massimo di 10mila euro di taglio rispetto al 2009.

Perchè, ci richiediamo? C'è stato un miracolo collettivo in Sardegna che ha ridotto la situazione di handicap grave tanto da dover ridurre le risorse per ciascuno?Inoltre rileviamo che la Giunta è del tutto inadeguata sul fronte dei controlli. Nulla sappiamo sugli esiti del controlli contro gli “abusivi” che dovevano essere compiuti in forza della legge approvata in Consiglio Regionale nello scorso marzo. Lì si che sicuramente si può risparmiare.Ora chiediamo con forza prima di tutto il reintegro dei 25 milioni di euro (almeno) e la revisione dei criteri 2010 , riportando ai parametri più equilibrati dello scorso anno. Metteremo a disposizione il lavoro fatto alla Commissione Consiliare competente e all'intero Consiglio Regionale per una condivisione bipartisan e perche si cambino i criteri. Non vogliamo interrompere la cura che anche la politica, il Consiglio Regionale, ha avuto in maniera bipartisan in questi 10 anni con grande qualità. Tutto giustamente può essere migliorato e rivisto. Ma, assolutamente, non si possono fare passi indietro, tanto meno sulla pelle delle persone con disabilità.

Altre principali criticità rilevate
- Le persone per la prima volta dovranno pagarsi il certificato medico (da 900 mila a 2 milioni di euro)
- Tentativo di esclusione dei bambini da 0 a 3 anni: non è più un diritto per loro •Circa 3000 posti di lavoro in meno
- Più burocrazia per le persone e per i Comuni
- Nessun vantaggio reale per la presenza di più disabili nello stesso nucleo familiare, il tetto massimo di finanziamento rimane invariato (20 mila euro) mentre è stata eliminata la priorità del finanziamento
- Penalizzazione distorta di chi usufruisce dei permessi 104/92

[31 ottobre 2010]

di Marco Espa

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