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SLA e non autosufficienza: ESPA (PD), trionfo di Salvatore Usala e del modello sardo

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Ora vigileremo su fondo nazionale ma anche regionale. "Le rassicurazioni del sottosegretario Polito, con il reperimento di 400 milioni di euro per la non autosufficienza dei disabili gravissimi, rappresentano il trionfo di Salvatore e del modello Sardegna". E' il commento del membro della commissione Sanita' del Consiglio regionale, Marco Espa (PD), allo sblocco dei fondi seguito alla protesta di questa mattina a Roma dei malati di Sla, tra cui il sardo Salvatore Usala.

''Questo significa personalizzazione, coprogettazione, niente istituzionalizzazione anche per i disabili gravissimi - spiega Espa - e il rispetto del diritto alla vita nel proprio territorio e nella propria famiglia con grande risparmio per la spesa pubblica sanitaria fino a 10 volte.

Ora - annuncia l'esponente del Pd - vigiliamo finche' il fondo non verra' approvato in Senato e assieme continueremo la battaglia anche in vista della prossima Finanziaria regionale affinche' non un euro sia toccato dal Fondo sardo per la non autosufficienza (legge 162 e progetto 'Ritornare a casa') proprio adesso che viene preso a modello dall'intera nazione''.

(ANSA).
"Ho parlato con la moglie di Salvatore Usala, compagna di vita e di lotta, mi ha detto che il sottosegretario Polito ha garantito che il Fondo nazionale per la non autosufficienza per tutti i disabili gravissimi sara' di 400 milioni di euro. Ora, interrotto lo sciopero della fame, Salvatore torna in Sardegna. Sembra sicuro che saranno tutti per progetti personalizzati, niente fondi per istituzionalizzazione". Lo dichiara il consigliere regionale del Pd, Marco Espa, che segue da vicino la battaglia del Comitato 16 novembre per ottenere maggiori risorse per la non autosufficienza.

"Grande Salvatore", afferma ancora Espa: "Il trionfo di Salvatore e' quello del modello Sardegna: personalizzazione, coprogettazione, niente istituzionalizzazione anche per i gravissimi, diritti umani, il diritto alla vita nel proprio territorio e nella propria famiglia con grande risparmio per la spesa pubblica sanitaria. Ora vigiliamo e assieme continuiamo la battaglia anche in vista della prossima finanziaria sarda: non un euro in meno ci deve essere sul Fondo sardo per la non autosufficienza (162, ritornare a casa) proprio adesso che viene preso a modello nazionale", conclude Espa.

(AGI)

[21 novembre 2012]

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